Alberi Solari di Expo 2015: intervista all'architetto Lennart Wiechell

Un viaggio tra i “Campi di Idee” della Germania, esplorando gli alberi solari e il fotovoltaico organico insieme al capo architetto Lennart Wiechell

Per Expo Milano 2015, la Germania ha scelto di costruire il padiglione Fields of Ideasle idee innovative che i lavoratori tedeschi – agronomi, allevatori e agricoltori – coltivano ogni giorno a contatto con la natura, per una produzione alimentare sana e sostenibile che sappia sfruttare le risorse dell’ambiente, senza sprecarle e senza inquinare. Tra le aree tematiche interattive terraacquaclimabiodiversità e il giardino delle idee, spiccano gli Alberi Solari. Cosa sono?

lennart wiechell

Scopriamolo insieme a Lennart Wiechell – managing partner e capo architetto dello studio Schmidhuber, responsabile del concept spaziale e architettonico della struttura – che insieme a Milla & Partner, per il concept e il design dell’allestimento e la progettazione multimediale, e a Nüssli, per l’esecuzione e la gestione del progetto, ha ideato il padiglione Expo 2015 della Germania. In Italia, invece, la collaborazione di questo consorzio di aziende tedesche ha fatto riferimento a Messe Frankfurt, responsabile dell’organizzazione e della gestione del padiglione.

Come è nata l’dea di inserire gli alberi solari nel concept del padiglione tedesco?

Inizialmente gli alberi dovevano essere più che altro una soluzione estetica per dare visibilità al padiglione e slanciarlo verso l’alto, creando una mostra all’aperto. Ma successivamente abbiamo capito che gli alberi solari potevano essere alberi veri, per comunicare una nuova idea di energia tramite una struttura innovativa e integrata con il padiglione. Quindi perfetti per i nostri Fields of Ideas – Campi di Idee.

Qual è la struttura degli alberi solari e come funziona il fotovoltaico organico?

Il nostro progetto è unico al mondo per come abbiamo integrato il fotovoltaico organico all’interno della struttura. I 5 alberi solari raggiungono un’altezza di 9 metri, partendo dall’interno del padiglione e sbucando al di fuori del tetto, si slanciano sulla terrazza e formano tetti a membrana con la forma di grandi foglie che riparano i visitatori. All’interno della rete di acciaio che dà forma agli alberi sono inserite, come sospese, le celle del fotovoltaico organico: piccoli moduli esagonali costruiti con composti di carbonio sintetico.
Il fotovoltaico organico (OPV) degli alberi solari si ispira proprio alla fotosintesi clorofilliana degli alberi naturali. Le celle assorbono l’energia dal sole e la trasformano in energia elettrica, trasferendola nei sistemi di stoccaggio posti in ciascuna delle basi degli alberi. Di sera, l’elettricità accumulata alimenta un impianto di luci a led, che a sua volta illumina gli alberi per dare vita a un ciclo energetico completo e autosufficiente. Ogni albero solare produce 1100 Wp di energia elettrica.

Quali sono i vantaggi e gli sviluppi del fotovoltaico organico?

fotovoltaico organico opvCiò che sorprende del fotovoltaico organico è la sua capacità di ricavare molta energia anche in zone d’ombra o con poca luce, senza essere influenzato dall’orientamento e dall’inclinazione verso il sole. I materiali organici sono molto meno costosi e riducono al minimo l’impatto ambientale. L’efficienza rispetto ai moduli tradizionali deve essere migliorata ma le potenzialità sono enormi: le celle del fotovoltaico organico riflettono poco il sole e assorbono molta più energia solare. Inoltre, i test hanno dimostrato che tali materiali organici possono accumulare l’energia al loro interno per settimane, e che non vi è nessuna perdita di efficienza durante gli anni.

Queste caratteristiche, unite a velocità d’installazione, leggerezza e flessibilità delle celle, rendono il fotovoltaico organico una tecnologia facilmente integrabile in molte strutture: dalle facciate verticali degli edifici alle vetrate trasparenti o semi-trasparenti, fino agli argini delle strade ad alta velocità o ai ponti.
Il fotovoltaico organico lascia grande spazio al design: penso alla possibilità di creare grandi coperture belle e naturali per i parchi pubblici, oppure a pensiline per la ricarica delle bici o degli smartphone, magari durante gli eventi sportivi. Le compagnie che lo producono stanno già attivando nuovi progetti per commercializzare questa tecnologia, lavorando sui colori e sulla qualità dei moduli. Noi, ad esempio, abbiamo inserito alcune celle OPV anche nella facciata del padiglione, sia in zone con i vetri sia in zone con il cemento, per mostrare altre applicazioni possibili.

Qual è il significato simbolico degli alberi fotovoltaici, in relazione al tema di Expo Feeding the Planet, Energy for Life (Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita)?

Oggi sul nostro Pianeta ci sono 7 miliardi di persone, ma saremo sempre di più. Al centro delle nostre battaglie quotidiane c’è l’energia. Per la vita di tutti. Per i trasporti, per le nostre attività, per produrre e coltivare il cibo. E avremo bisogno di una superficie sempre più grande per ricavare tutta l’energia necessaria. Quindi diventa fondamentale riuscire a preservare le zone naturali e incontaminate dell’ambiente in cui viviamo, altrimenti sarebbe tutto inutile e la Terra crollerebbe sotto i nostri piedi.

Grazie a Expo 2015, gli alberi solari del padiglione Germania diventano il simbolo dell’energia rinnovabile innovativa, che rispetta l’ambiente e si integra perfettamente con esso, senza danneggiarlo. Non avremo più bisogno ad esempio di grandi campi fotovoltaici con cavi elettrici nei terreni. I nostri alberi solari germogliano come i “campi di idee” a cui abbiamo dedicato il padiglione. Collegano l’interno con l’esterno sia fisicamente sia metaforicamente, poiché danno vita a un gioco interattivo tra le persone che si trovano nelle sale e quelle che si trovano sulla terrazza: possono aiutarsi e parlarsi tramite tubi che scorrono lungo il tronco degli alberi.
Restare collegati con la natura, unendo collaborazione e innovazione, è la base da cui ripartire per un modello di vita sostenibile. Non solo gli alberi solari ma tutta la struttura del padiglione è pensata per identificarsi con il tema di Expo 2015: abbiamo usato consapevolmente materie prime rinnovabili, come il legno e il pvc, trovando nuove soluzioni architettoniche per la migliore efficienza energetica degli ambienti interni.

Dopo l’Expo di Milano 2015, gli alberi solari saranno riutilizzati?

Certamente. Per dare, anche in questo caso, un segnale importante: riciclare, integrare e ristrutturare gli spazi senza sprecare le risorse che il nostro pianeta ci regala. Gli alberi solari verranno trasportati nella Germania del Sud per un nuovo progetto da ultimare per l’estate 2016. Non sveliamo altro, sarà una sorpresa.

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