Diagnosi energetiche imprese: obblighi e vantaggi

Le diagnosi energetiche per le imprese sono diventate obbligatorie: chi deve eseguirle e come?

Il D.lgs 102/2014 prevede l’obbligo di diagnosi energetica (audit) per alcune tipologie di imprese, entro il 5 dicembre 2015. Le diagnosi hanno validità temporanea e devono quindi essere ripetute ogni 4 anni.

Tale provvedimento recepisce le Direttive europee, che pongono una serie di obiettivi per aumentare i livelli di efficienza energetica nei Paesi membri. Non a caso, i settori industriali e commerciali sono quelli in cui i consumi energetici incidono in modo più significativo sull’intero sistema e sull’impresa stessa.

Imprese obbligate


Pena sanzioni tra i 4.000 e o 40.000 euro, sono obbligate ad eseguire l’audit energetico e a realizzare in tempi ragionevoli gli interventi:

  • le grandi imprese, con più di 250 dipendenti, oppure con un fatturato annuo superiore ai 50 milioni e un bilancio annuo superiore ai 43 milioni, ripetuto per due esercizi consecutivi;
  • le imprese energivore, che consumano in 1 anno 2,4 GWh di energia elettrica, le cui spese rappresentano più del 3% del fatturato.

Sono esentate dall’obbligo le imprese con certificazione ISO 50001 (riduzione costi energetici e gas serra) o EN ISO 14001 (sistemi ambientali), oppure con sistema di gestione EMAS. In tutti e tre i casi deve comunque essere presente una documentazione dettagliata che attesti l’analisi energetica ai fini delle certificazioni.

Se la vostra impresa non rientra tra quelle sopra elencate sarete ora tentati di abbandonare la lettura di questo articolo. Sarebbe un grave errore.

Diagnosi energetica: vantaggi


La diagnosi energetica è una grande opportunità per tutte le imprese. L’analisi puntuale e dettagliata dei consumi energetici consente di guadagnare consapevolezza su aspetti spesso trascurati, che invece risultano determinanti nei bilanci aziendali: consumare meno, ma anche consumare meglio.

L’obiettivo delle diagnosi è diffondere la cultura del risparmio per applicarla ad un’organizzazione produttiva e aziendale sempre più efficiente. Dalle analisi dell’ENEA emerge che, grazie a questi sistemi, le imprese possono risparmiare dal 5% al 15% sulla bolletta elettrica.

Il Ministro dello Sviluppo Economico e l’ENEA hanno diffuso le linee guida su cui devono basarsi le diagnosi energetiche:

  1. Analisi consumi
    Raccolta delle bollette per esaminare nel dettaglio le spese energetiche, insieme ai fattori che condizionano i consumi, cioè usi e abitudini di consumo.
  2. Analisi impianti e processi
    Censimento degli impianti e dei processi produttivi, suddivisi per reparti e locali aziendali, per individuare l’indice di prestazione energetica operativo, cioè quello effettivo.
  3. Risultati
    Dai dati raccolti, emerge un indice di prestazione energetica obiettivo, che – se inferiore a quello operativo – rappresenta il margine di miglioramento dell’impresa.
  4. Progetto d’intervento
    Individuato il margine di efficienza energetica, vengono indicati gli interventi da realizzare, attraverso una precisa analisi dei costi, dei tempi di ritorno dell’investimento e di quelli di realizzazione.

Le diagnosi energetiche e le relative documentazioni devono essere comunicate all’ENEA e possono essere realizzate da società di servizi energetici, auditor energetici ed energy manager.

All Energy & Architecture offre sia servizi di consulenza e diagnosi energetica, sia servizi di progettazione, installazione e manutenzione di soluzioni per l’efficienza energetica, come impianti fotovoltaici, pompe di calore e illuminazione led.

Energia per ogni impresa.


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