Smaltimento Amianto: la guida definitiva

L’amianto è stato un materiale da costruzione, largamente usato nell’edilizia nei decenni passati fino al divieto di utilizzo. A quasi trent’anni dalla sua messa al bando, l’amianto non è stato ancora rimosso da tutti gli edifici. Qui troverete una guida allo smaltimento dell’amianto

La sua presenza è tutt’ora riscontrabile in edifici di vecchia data, sia residenziali che industriali, ma purtroppo non è sempre individuabile con facilità. Se sospetti o hai la sicurezza che ci sia amianto in un edificio di tua proprietà, è bene fare attenzione e informarsi su come effettuare lo smaltimento in modo corretto.

Cos’è l’Amianto?


L’amianto è un materiale con struttura fibrosa e si presenta con una struttura microcristallina composta da materiali di origine naturale: silicato di magnesio, calcio e ferro.

Il suo nome deriva dal greco amiantos, che significa inattaccabile, incorruttibile. E in effetti il suo massiccio impiego nel settore edilizio fu dovuto proprio alla sua elevata resistenza, che lo ha reso un ottimo additivo per il cemento o per vernici.

Nel passato, l’amianto venne abbondantemente utilizzato in edilizia per realizzare tubi, grondaie, piastrelle, ma l’amianto venne soprattutto utilizzato per effettuare il rivestimento di tetti e pareti. Ciò grazie alle elevate proprietà isolanti dell’amianto che, assieme alla grande resistenza, sono state le caratteristiche che lo hanno reso popolare come materiale da costruzione.

 

 

L’amianto è oggi presente in materiali che compongono tubi e rivestimenti, e che se forati, danneggiati o semplicemente in fase di deterioramento, possono diventare un rischio elevato per la salute dell’uomo.

Essendo stato utilizzato per decenni,  l’amianto, è purtroppo ancora presente nelle strutture industriali, nelle pavimentazioni di scuole e ospedali costruiti negli scorsi decenni, così come in camini, canne fumarie, grondaie e tubature varie.

Le strutture che rappresentano un rischio maggiore sono quelle strutture che hanno un periodo di vita di almeno 15-20 anni, come la maggior parte delle coperture dei capannoni degli edifici presenti nelle zone industriali.

Storia dell'Amianto


L’amianto, conosciuto anche come Eternit, nacque i primi anni del ‘900 e proprio in quegli anni iniziò ad essere largamente utilizzato per coperture di edifici residenziali e capannoni industriali, ma anche oggetti di diverso uso, come componenti di grandi navi.

Intorno gli anni ‘60, dopo che la sua diffusione divenne alquanto massiccia, si iniziò a capire che le microfibre di amianto rappresentavano un danno per l’uomo in quanto poteva causare cancro o malattie respiratorie.

Nonostante questo, la sua produzione continuò fino agli anni ‘80 e fu solo nel 1992 che la produzione e l’installazione dell’amianto venne vietata in Italia dalla legge 257 del 1992.

 

 

La realtà dei fatti, però, testimonia l’impiego di tale materiale nella costruzione di edifici anche dopo il 1992, anno in cui ne è stata vietata la produzione. Questa pericolosa pratica è avvenuta fino all’esaurimento delle scorte di prodotti in amianto dei magazzini. Lʼamianto è stato quindi utilizzato anche nelle coperture installate successivamente al divieto, circa fino al 1996, lʼanno in cui si stima che tutte le ditte produttrici di prodotti in amianto abbiano finito le scorte nei magazzini.

I rischi dell’amianto


Essendo composto da fibre piccolissime, l’amianto, può essere rilasciato nell’ambiente,  col rischio di essere facilmente inalato e di depositarsi nell’apparato respiratorio, provocando malattie polmonari molto gravi.

Le fibre e la polvere di amianto, infatti, sono cancerogene. Gli organi più esposti agli effetti dell’amianto sono i polmoni e la pleura. Respirare particelle di amianto può provocare cancro ai polmoni o una malattia cronica detta ‘asbestosi’, mentre la pleura può contrarre il mesotelioma, una forma di cancro.

 

Il contrarre patologie tumorali non è necessariamente dovuto ad una lunga esposizione a fibre di amianto, è stato provato che anche se esposti a basse esposizioni gli effetti sono altrettanto gravi. I rischi elencati non interessano solamente i lavoratori che operano su materiali contenenti amianto, ma anche le persone che sono a contatto con ambienti in cui sono presenti manufatti in amianto. Pur essendo stato da tempo vietato e molti manufatti in amianto smaltiti, gli effetti di passate esposizioni all’amianto uccide ancora oggi migliaia di persone l’anno, e si ritiene che tale numero continuerà ad aumentare nei prossimi dieci anni.

 

Tra la prima esposizione all’amianto e l’inizio di una patologia ad esso legata può trascorrere un intervallo di tempo molto lungo, compreso fra 15 e 60 anni. Minimizzare i rischi legati all’esposizione passata all’amianto vuol dire evitare categoricamente ogni contatto con questo materiale, in modo da ridurre gli effetti di malattie correlate all’amianto.

Legge sull'Amianto - Sono obbligato allo smaltimento amianto?


La legge vigente non prevede l’obbligo di smaltimento dell’amianto negli immobili di proprietà, a meno che esso non rappresenti un pericolo grave per la salute delle persone esposte. Tuttavia la legge chiarisce gli effetti che questo materiale può causare, individuando un rischio per la salute, soprattutto se ci troviamo di fronte a materiale in amianto danneggiato o in fase di usura. La legge che ha vietato l’amianto è la 257/92. Essa indica che i proprietari di immobili contenenti amianto devono occuparsi della sua manutenzione. In che modo?

 

  • Se l’amianto presente nel fabbricato è compatto, non vi è nessun obbligo di comunicazione. Si dovrà però effettuare un’ispezione e una valutazione del rischio e nel caso in cui l’immobile sia danneggiato ci sarà l’obbligo di affidarsi ad una ditta specializzata.

 

  • Se il materiale è usurato e friabile, il proprietario è obbligato a comunicare la sua presenza all’Asl di riferimento e procedere al suo smaltimento. Nel caso di materiali in amianto per un peso totale inferiore a 900 Kg c’è la possibilità di uno smaltimento amianto autonomo, si tratta però di un’azione rischiosa per la salute, per cui è sempre consigliato affidarsi a degli specialisti.

Smaltimento amianto - Come si smaltisce l'amianto?


La pericolosità dell’amianto è stata ampiamente dimostrata, purtroppo anche a causa di tragici eventi. E’ bene quindi non prendere alla leggera lo smaltimento dell’amianto e affidare la procedura di rimozione e smaltimento dell’amianto unicamente a ditte specializzate.

Sarà loro compito effettuare lo smaltimento amianto in sicurezza, anche nel rispetto di tutti gli obblighi sanitari, tramite una procedura che segue questi passaggi:

 

  • Sopralluogo per verificare la presenza di amianto
  • Redigere e inviare la documentazione all’Asl per ottenere l’autorizzazione allo smaltimento, almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori;
  • Incapsulare i materiali in amianto coprendoli con prodotti penetranti o ricoprenti
  • Bonificare le superfici sulle quali poggiavano i prodotti in amianto
  • Rimuovere le strutture in amianto
  • Smaltire definitivamente il prodotto in discarica.

 

Si tratta di operazioni molto delicate, in quanto è proprio durante la rimozione o lo spostamento di materiali in amianto che le microfibre possono liberarsi nell’aria circostante e diventare un potenziale pericolo per la salute.

Costi di smaltimento amianto


Ma quanto costa lo smaltimento amianto?  Trattandosi di lavori effettuati “su misura” i costi variano a seconda dell’intervento che si va a fare. Grosso modo, per lo smaltimento delle coperture in amianto (le classiche lastre di forma ondulata composte da cemento e amianto) le spese di rimozione, smaltimento in discarica e trasporto dell’amianto si aggira attorno ai 20€ al metro quadro, spesa che scende notevolmente se la superficie da smaltire è superiore ai 150-200 metri quadri. Generalmente il prezzo diminuisce in proporzione alla quantità.

 

Si tratta di valutazioni approssimative, se si pensa che oltre le spese per le pratiche all’ASL e il trasporto, che sono fisse, il resto del lavoro ha peculiarità e costi che vanno valutate caso per caso: bisogna innanzitutto capire se si tratta di lastre , tubi, canne fumarie o pavimenti in amianto, perchè il costo per lo smaltimento amianto in discarica è differente, bisogna capire com’è fatta la struttura dalla quale bisogna muovere l’amianto e se sono necessari alcuni provvedimenti di sicurezza, infine esiste anche la necessità di individuare una discarica autorizzata a ricevere tali materiali, che si occuperà al sotterramento in siti autorizzati. L’amianto, infatti, non può essere in alcun modo recuperato, ma solo smaltito.  Se parliamo di costo dell’operazione di smaltimento amianto bisogna ricordare che è possibile ottenere detrazioni fiscali del 50% per questo tipo di manutenzione.

All Energy & Architecture - Smaltimento Amianto


Temi la presenza di amianto nella tua casa o nella tua azienda? All Energy & Architecture è una azienda certificata e autorizzata ad effettuare una valutazione del rischio amianto nel tuo immobile, individuando le superfici e i manufatti  in amianto anche quelli più difficili da individuare. Non mettere a rishcio la tua salute e affidati a degli specialisti per una valutazione del rischio.

 

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