Le luci rinnovabili di Parigi

A Parigi – a partire dal 1 gennaio 2016 – l’illuminazione pubblica sarà alimentata al 100% da energie rinnovabili.

In vista della Conferenza Mondiale sul Clima COP21 che avrà luogo a Parigi, la capitale francese ha annunciato il piano green per l’illuminazione della città e degli edifici municipali. Le luci si accenderanno unicamente grazie a fonti rinnovabili: energia idroelettrica, eolica e solare.

Il piano sarà attivo dal 1 gennaio 2016, quando è previsto il rinnovo delle tariffe di vendita dell’elettricità. Per controllare la realizzazione di questo obiettivo, i fornitori sono obbligati a certificare la produzione di energia elettrica tramite fonti rinnovabili in misura superiore rispetto all’energia consumata.

Tale intervento contribuisce sicuramente a un importante risparmio economico per la città, che attualmente spende 32 milioni di € per il consumo elettrico annuale, spesa già ridotta di 4 milioni negli ultimi 2 anni.

Anne Hidalgo, il sindaco di Parigi, ha dichiarato che le città sono un attore chiave nel cambiamento verso un futuro sostenibile e possono quindi contribuire attivamente. Per questo motivo è necessario adottare un piano di transizione che ponga al centro le energie rinnovabili, partendo dagli edifici pubblici che devono essere di esempio e da traino per il settore privato.

Le luci green di Parigi rientrano in un progetto più ampio, con l’obiettivo di variare l’approvvigionamento energetico tramite fonti rinnovabili e di ridurre i consumi. Il progetto prevede anche l’installazione di led e impianti fotovoltaici negli edifici municipali, oltre che agevolazioni finalizzate a migliorare l’efficienza energetica delle scuole. Per ottenere una città totalmente rinnovabile, la Francia ha scelto di aumentare la produzione energetica sul proprio territorio, sfruttando però le risorse offerte dall’energia geotermica, idrotermica e solare.

Scelte come quelle di Parigi sono sempre più diffuse: tutti abbiamo ormai compreso che buona parte del nostro presente e del nostro futuro si giocano nel campo dell’efficienza energetica.

L’Italia non è da meno: il nostro Paese si è aggiudicato la terza posizione nel Green Economy Index dell’UE elaborato da Fondazione Impresa, dietro solo ad Austria e Svezia. Questa classifica tiene conto di 20 indicatori ambientali tra cui consumi, efficienza energetica degli edifici, rifiuti, emissioni ed energie rinnovabili.

Energia per ogni impresa.


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